Presentati i laboratori del progetto: La Vita è Adesso!

Il 21 ottobre scorso, presso la sala teatrale del Complesso Aragonese di Santa Maria a Vico, si è tenuto un momento di informazione e  di confronto con l’intera cittadinanza, sulle azioni attualmente in essere presso la Casa Circondariale di Arienzo grazie al programma “La Vita è Adesso!”.

Il programma è realizzato con il sostegno di FONDAZIONE CON IL SUD, da una rete associazioni (KOINE’, SENTIERI NUOVI, GIANLUCA SGUEGLIA , SOLIDARIETA’ CERVINESE, LEO AMICI)  che ha già compiuto  diverse attività  nel territorio della Valle di Suessola sapendo coniugare competenze ed esperienze. Tutte attività rivolte alla valorizzazione dell’individuo come parte attiva e vitale del contesto sociale. Sono queste, organizzazioni che hanno nel tempo saputo costruire non solo una rete di lavoro e collaborazione, ma anche una rete di valori: solidarietà, altruismo, rispetto, comunità.

Tutti valori che ritroviamo anche in questo programma, finalizzato a valorizzare la funzione  rieducativa e di risocializzazione (ART. 27 Cost.) che dovrebbe essere propria della permanenza in carcere. Il detenuto è in primo luogo una persona, è ovvio una persona che ha commesso un reato e quindi sta scontando una pena detentiva, ma sarebbe un errore grossolano  considerarlo un numero o un rifiuto della società. Il detenuto è una persona che va seguita e supportata nel suo percorso rieducativo affinché trovi la sua identità positiva e comunitaria che gli consenta di diventare valore aggiunto della società.

Il carcere non può essere un luogo di mera reclusione, ma deve diventare un luogo di vita.

Da qui la sperimentazione di una strategia per il reinserimento sociale dei detenuti fondata sull’orientamento, sulla predisposizione di percorsi personalizzati e sul coinvolgimento sinergico degli attori locali. Ad oggi, presso la casa circondariale di Arienzo, grazie al programma, sono stati attivati 5 laboratori attraverso i quali fornire ai detenuti nuove competenze da spendere al di fuori dell’universo carcerario.

Un laboratorio di informatica: “INFORMATIZZIAMOCI”, che offre ai detenuti l’opportunità di entrare a contatto con le nuove tecnologie, divenute ormai indispensabili in qualsiasi lavoro;

un laboratorio di teatro: “LA COMPAGNIA DEI FRANCHI”, con  cui avvicinare i detenuti all’arte della recitazione, ma anche a tutte quelle professioni che riguardano il “dietro le quinte”. I partecipanti saranno impegnati infatti, nella ideazione, disegno ed infine realizzazione artigianale delle scenografia e dei costumi;

un laboratorio di fotografia: “RISCATTI D’AUTORE”. La fotografia è uno scatto, ma dietro quello scatto vi è un mondo di conoscenze tecniche e di introspezione. Attraverso questo laboratorio si intende stimolare la creatività e lo spirito di osservazione e di autoanalisi dei detenuti.

un percorso di orticultura: “ODORI IN LIBERTÀ”, per riscoprire non solo il valore della terra ed il contatto con la natura, ma anche cosa è oggi l’imprenditore agricolo e quante opportunità possa offrire questo settore una volta concluso il percorso di detenzione;

un laboratorio di pizza: “IL GUSTO DELLA LIBERTÀ” nel quale i detenuti si cimentano  nella preparazione della pasta, condimento e cottura della pizza. Il cibo è sempre stato strumento di aggregazione. Con questo laboratorio si intende stimolare la socializzazione tra detenuti e tra detenuti ed operatori affinché si interiorizzi quel senso di comunità sano, che dovrebbe caratterizzare la vita di ciascuno all’interno della società.

L’evento che ha visto la presenza delle istituzioni locali (dott.ssa Romano – educatrice della Casa Circondariale di Arienzo-, dott.ssa Biondo Veronica  – assessore alle politiche sociali del comune di SMAV -, dott.ssa Sapone Francesca – consigliera di parità della prov. di Caserta  ) è stato caratterizzato dal continuo alternarsi di momenti formativo-professionali con momenti decisamente emozionali ed a tratti esilaranti. La presenza dell’attrice Antonella Stefanucci, che ha riportato in scena alcuni spezzoni di “Pregiudizi convergenti” non solo ha arricchito la mattinata di un momento artistico di notevole spessore, ma ha anche offerto ulteriori spunti di riflessione. L’attrice ha  affrontato, con amara ironia e dolente umanità un mondo di degrado e ignoranza, e le ambiguità  e i pregiudizi che ruotano attorno al mondo giudiziario.

La Vita è Adesso!

In considerazione “della finalità rieducativa della pena e della finalizzazione al reinserimento sociale”, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è necessario adottare azioni mirate al superamento delle difficoltà che ostacolano l’esercizio dei diritti da parte delle persone in esecuzione penale. La Vita è Adesso! intende “prendersi cura” dei detenuti della Casa Circondariale di Arienzo, in provincia di Caserta, partendo dal presupposto di superare il carcere come unica possibile risposta alla criminalità e devianza sociale e tenendo conto dei bisogni e delle richieste espresse dai destinatari stessi. Il progetto vuole intervenire sui fenomeni sociali legati alla condizione del detenuto, offrendo una opportunità per riallacciare i legami con il mondo esterno e favorire lo sviluppo di processi di inclusione sociale, sostenere l’affermazione di condizioni di maggiore vivibilità all’interno della struttura penitenziaria e contribuire alla risocializzazione. Le attività si configurano come un laboratorio polifunzionale al cui interno si sviluppano azioni diversificate in funzione di un obiettivo comune: la sperimentazione di una strategia per il reinserimento sociale dei detenuti fondata sull’orientamento, sulla predisposizione di percorsi personalizzati e sul coinvolgimento sinergico degli attori locali.

  • Laboratorio di teatro “ articolato in: scrittura teatrale : i detenuti saranno impegnati nella elaborazione del testo destinato allo sviluppo drammaturgico di uno spettacolo teatrale; recitazione teatrale: i detenuti acquisiranno le nozioni basi(camminate, espressione, imitazione, comunicazione, mimo, gestualità ed azione, timbro e tono della voce,  studio dei personaggi, lavoro di memorizzazione della parte)  necessarie alla messa in scena dello spettacolo; scenografia e costumi: i partecipanti  saranno impegnati nella ideazione, disegno ed infine  nella realizzazione artigianale delle scenografie e dei costumi
  • Laboratorio di fotografia con una prima parte che verterà sull’apprendimento delle tecniche fotografiche e sull’utilizzo dei mezzi; molta importanza verrà data anche allo stimolo creativo attraverso la visione di scatti d’autore. La seconda fase farà lavorare sul campo i detenuti dando loro la possibilità di scattare immagini all’interno della struttura ma soprattutto all’esterno. I destinatari di questo percorso potranno, infatti, uscire e fotografare siti di interesse storico-culturale nei comuni di riferimento progettuale. I migliori scatti realizzati costituiranno un reportage per una mostra da allestire sia all’interno del carcere che negli eventi sul territorio.
  • laboratorio di pizza all’interno del quale i detenuti potranno cimentarsi nella preparazione della pasta, condimento e cottura di una pizza. Dopo una preliminare introduzione sulla storia e cultura della pizza i destinatari sperimenteranno praticamente le diverse tipologie di impasto, le modalità di preparazione dell’impasto per la pizza, le tecniche manuali di stesura del disco pizza, le principali tipologie di farcitura della pizza,  i modi e tempi di cottura. Dopo il primo anno, i detenuti saranno coinvolti in una “gara” all’interno dell’istituto alla presenza di stakeholders territoriali e saranno poi protagonisti di un evento sul territorio durante il quale potranno presentarsi alla comunità
  • Percorso di orticoltura che comporterà la riqualificazione degli spazi verdi esterni della struttura carceraria, da adibire per una parte ad orto giardino e per l’altra ad orto aromatico. Dopo una breve parte teorica introduttiva sui tipi di coltivazione i destinatari saranno accompagnati alla pratica per la delimitazione e recinzione delle zone da coltivare, l’estirpatura, il livellamento della superficie del terreno,l’aratura e zappatura, l’allestimento di un sito di compostaggio. Completati i preliminari lavori di preparazione i destinatari si dedicheranno alla preparazione del semenzaio, al trapianto e all’accrescimento. L’orto giardino e l’orto aromatico saranno oggetto di una presentazione agli stakeholders territoriali.
  • Percorso di alfabetizzazione informatica pensato e calibrato per arricchire il percorso riabilitativo dei detenuti con conoscenze informatiche di base utili per facilitare il processo di integrazione ed il futuro ingresso nel mondo del lavoro. Attraverso una modalità strettamente pratica si partirà da come accendere il computer per arrivare a come è fatto e come sono organizzate le informazioni fino alla presentazione ed utilizzo di programmi di videoscrittura, infine alla descrizione della rete Internet e del suo utilizzo per la ricerca di informazioni con il Web.

Eventi e  Teatro itineranti , dopo il primo anno, con attività “intramurarie” per favorire l’uscita dei detenuti e il loro contatto con la società civile. Rappresentazioni teatrali, da presentare nei Comuni del territorio di riferimento, avranno protagonisti i detenuti come attori ed allestitori delle scenografie. In diversi eventi i destinatari diretti del programma si cimenteranno nella preparazione di pizze e potranno mostrare alla comunità gli scatti realizzati durante il percorso di fotografia  Le fasi del programma saranno riprese per la produzione di un “documentario” sull’esperienza vissuta dai detenuti con lo scopo di sensibilizzare la società sul tema dell’inclusione sociale del detenuto.